Quando il governo scozzese ha pubblicato il suo Libro Bianco che delinea come potrebbe essere una Scozia indipendente, la politica migratoria ne era un piccolo ma essenziale elemento.
Il Libro Bianco promette un cambiamento nella direzione di marcia della politica migratoria per una Scozia indipendente. Negli ultimi anni il Regno Unito ha emanato una serie di misure che limitano vari flussi migratori, e l’attuale governo mira a ridurre la migrazione netta – la differenza tra immigrazione ed emigrazione – sotto i 100.000 all’anno. Il Libro Bianco delinea una visione per una serie di politiche migratorie che incoraggiano gli immigrati qualificati a venire e rimanere in Scozia, al fine di soddisfare diversi obiettivi demografici ed economici, che contrasta esplicitamente con l’attuale “approccio di Westminster”.
Il Libro Bianco delinea diversi mezzi per questi fini. Una Scozia indipendente implementerebbe un sistema a punti (PBS), in cui i futuri immigrati ricevono punti per soddisfare una serie di condizioni, e possono ottenere un visto se hanno abbastanza punti. Anche il Regno Unito attualmente gestisce un sistema a punti, ma il risultato di un sistema dipende da come i punti vengono assegnati. Un sistema a punti può avere un approccio di “capitale umano”, incoraggiando la migrazione di persone altamente qualificate dando punti per lauree avanzate, abilità linguistiche, competenze necessarie e simili, senza richiedere che il migrante altamente qualificato abbia un’offerta di lavoro in anticipo. Oppure può essere esclusivamente guidato dal datore di lavoro, collegando i visti di immigrazione alle offerte di lavoro (e richiedendo certi livelli di competenze, qualifiche o reddito). L’attuale sistema britannico ha ridotto l’elemento del capitale umano del suo PBS; il Libro Bianco suggerisce che una Scozia indipendente invertirebbe questa tendenza politica.
Un passo specifico proposto è il ripristino del visto Post-Study Work, che permetterebbe ai cittadini non UE di rimanere in Scozia dopo aver conseguito un diploma di laurea o post-laurea per cercare lavoro. Questo è stato eliminato dall’attuale governo britannico come parte del suo obiettivo di ridurre la migrazione netta complessiva, in questo caso rendendo più difficile per i cittadini non UE rimanere nel Regno Unito dopo un corso di studi.
Il Libro Bianco propone anche di utilizzare il suo PBS per incoraggiare la migrazione verso le aree più remote della Scozia che possono avere bisogno di una forza lavoro più ampia o di particolari set di competenze che sono in carenza. Anche se non è del tutto chiaro come questo funzionerà in Scozia, c’è un precedente per includere tali incentivi nella politica migratoria, in particolare in Canada. (Vedere il primer dell’Osservatorio sulle migrazioni “Sub-National Immigration Policy: Può funzionare nel Regno Unito?”)
Incoraggiare la migrazione di persone altamente qualificate è un obiettivo importante nella sezione sulla migrazione del Libro Bianco, ma non l’unico. Il documento propone anche una Scottish Asylum Agency, sottolineando la distinzione tra asilo e immigrazione, e promettendo un processo decisionale “robusto, equo e socialmente responsabile” sui casi di asilo. E il documento affronta la questione del controllo dei passaporti alle frontiere. La Scozia cercherebbe di rimanere parte dell’attuale Common Travel Area con il Regno Unito e l’Irlanda, in modo che i passaporti non siano necessari per viaggiare tra Inghilterra e Scozia. Non cercherebbe di entrare nella zona Schengen senza passaporto che molti paesi dell’UE condividono.
Infine, il Libro Bianco affronta la questione collegata della cittadinanza scozzese. Ovviamente, la cittadinanza scozzese, distinta da quella britannica, sarebbe il risultato di un voto per l’indipendenza. Ma i contorni della cittadinanza scozzese, in termini di quali diritti e responsabilità conferirebbe, sono una questione complessa da elaborare. In relazione alla migrazione, tuttavia, ciò che deve essere definito è l’idoneità alla cittadinanza: chi riceve la cittadinanza automaticamente, chi ha i requisiti per ottenerla, e chi sarebbe fuori dai suoi limiti e quindi dovrebbe entrare in Scozia come migrante o visitatore.
Il Libro Bianco sostiene di offrire un “modello inclusivo di cittadinanza”, e tiene fede a questa promessa sotto diversi aspetti. In primo luogo, la cittadinanza automatica sarebbe estesa ai cittadini britannici che sono “abitualmente residenti” in Scozia, e ai cittadini britannici che sono nati in Scozia, anche se attualmente vivono fuori dalla Scozia.
In secondo luogo, altri gruppi sarebbero ammissibili a richiedere la cittadinanza, per motivi di discendenza e/o residenza. Le persone con discendenza scozzese (un genitore o un nonno che si qualifica per la cittadinanza scozzese) sarebbero in grado di richiedere la cittadinanza scozzese. Allo stesso modo, chiunque abbia vissuto in Scozia per almeno 10 anni in qualsiasi momento della sua vita e possa mostrare un “legame dimostrabile” con la Scozia potrebbe richiedere la cittadinanza. La natura di questo legame, e come potrebbe essere dimostrato, non è definita nel Libro Bianco.
Infine, i migranti che risiedono legalmente in Scozia con “visti qualificanti” avrebbero la possibilità di richiedere la cittadinanza scozzese. Il Libro bianco suggerisce che ci sarebbero requisiti di residenza, di buon carattere, e forse ulteriori requisiti sviluppati nella legge scozzese sull’immigrazione.
In una Scozia indipendente governata da questa visione della cittadinanza, ci sarebbero diversi modi per diventare scozzesi: attraverso la residenza, o l’ascendenza, o la precedente cittadinanza britannica, comunque sia stata acquisita. Queste opzioni combinano le due principali logiche della cittadinanza, le logiche del “suolo” (jus soli) e del “sangue” (jus sanguinis). Inoltre, anche la residenza sul territorio scozzese, anche senza essere nati in Scozia o avere antenati scozzesi, può essere un titolo per la cittadinanza. Il Libro bianco propone quindi un regime di cittadinanza piuttosto inclusivo.
Materiale correlato
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- Prima politica dell’Osservatorio sull’immigrazione – Sub-National Immigration Policy: Can it Work in the UK?
- Prova scritta dell’Osservatorio dell’Immigrazione – Commissione per le relazioni esterne ed europee del Parlamento scozzese