Witch Trials in Early Modern Europe and New England

La nostra mostra video, Witch Trials in Early Modern Europe and New England è stata adattata dal materiale incluso nella nostra mostra Famous Trials and their Legacy, tenuta dal 14 agosto al 20 settembre 2008. Il video è disponibile in fondo alla pagina, sotto il testo e le immagini della mostra originale.

Base legale per i processi alle streghe

Gli storici hanno identificato una serie di sviluppi legali cruciali che hanno portato al panico che circondava – e ai successivi processi alle streghe nella prima Europa moderna. Uno fu l’idea di “fatto eretico”, proposta da Papa Giovanni XXII (1316-1334), che permise di considerare l’eresia come un atto e non solo un crimine intellettuale. Un altro passo fu l’istituzione di un legame tra stregoneria ed eresia, un legame che non esisteva prima della fine del XV secolo, che emerse grazie a una nuova teoria della “stregoneria diabolica” che sosteneva che la pratica del maleficio (come l’uso di oggetti religiosi per maledire il prossimo) implicava in realtà un patto attivo con il Diavolo ed era quindi un atto eretico e non solo un rito eseguito da contadini fuorviati. Questa visione della stregoneria fu diffusa in Europa da manuali come il Malleus Maleficarum.

Ugolini, Zanchino. Tractatus nouus aureus et solemnis de haereticis…Venetijs: Ad Candentis Salamandrae Insigne, 1571.

Malleus Maleficarum

L’apice della frenesia tedesca per le streghe fu segnato dalla pubblicazione del Malleus Maleficarum (“Martello delle Streghe”), un libro che divenne il manuale dei cacciatori di streghe e degli inquisitori. Scritto nel 1486 dai domenicani Heinricus Institoris e Jacobus Sprenge, e pubblicato per la prima volta in Germania nel 1487, lo scopo principale del Malleus era quello di confutare sistematicamente gli argomenti che sostenevano che la stregoneria non esisteva, di confutare coloro che esprimevano scetticismo sulla sua realtà, di dimostrare che le streghe erano più spesso donne che uomini, e di istruire i magistrati sulle procedure che potevano scoprirle e condannarle. Il corpo principale del testo del Malleus è diviso in tre parti; la prima parte dimostra la realtà teorica della stregoneria; la seconda parte è divisa in due sezioni distinte, o “domande”, che dettagliano la pratica della stregoneria e le sue cure; la terza parte descrive la procedura legale da utilizzare nel processo alle streghe. Il Malleus fu ripubblicato 26 volte nel primo periodo moderno e rimase un testo standard sulla stregoneria per secoli.

Malleus maleficarum. Francofurti: Sumptibus Nicolai Bassaei, 1588

Discrepanze legali e geografiche nei processi alle streghe in Europa

Le differenze nello sviluppo dei sistemi legali nella prima Europa moderna hanno avuto una profonda influenza sul corso dei processi alle streghe nei diversi paesi. I relativamente pochi processi alle streghe in Spagna, Italia e Francia, per esempio, possono essere attribuiti al fatto che né l’inquisizione spagnola né quella romana credevano che la stregoneria potesse essere provata. Anche l’Inghilterra vide relativamente pochi processi a causa dei controlli e degli equilibri inerenti al sistema della giuria. Fu solo in luoghi come la Scozia, le terre alpine e i principati ecclesiastici della Germania meridionale che proliferarono i panici da stregoneria e i veri e propri processi. In quelle regioni, costituite da piccoli e deboli stati, i tribunali secolari perseguivano attivamente e con successo i casi di eresia. Un’altra ragione importante per la condanna attiva delle streghe negli stati tedeschi fu l’adozione da parte del Sacro Romano Impero della Constitutio Criminalis Carolina nel 1530, che non solo istituiva l’azione penale su iniziativa del giudice, mettendo così le streghe accusate alla mercé di un magistrato che era allo stesso tempo giudice, investigatore, procuratore e avvocato della difesa, ma prevedeva anche l’interrogatorio segreto dell’accusato, gli negava l’avvocato, richiedeva la tortura per estrarre una confessione, e specificava che le streghe fossero punite con la morte al rogo.

Cotta, John, 1575(?)-1650(?). The triall of witch-craft…Londra: Printed by George Purslowe for Samuel Rand, and are to be solde at his shop neere Holburne-Birdge, 1616

Hutchinson, Francis, 1660-1739. Un saggio storico sulla stregoneria…Londra: Printed for R. Knaplock…and D. Midwinter…1718

Caccia alle streghe nella prima Europa moderna

L’apice della frenesia della caccia alle streghe nella prima Europa moderna avvenne in due ondate: La prima ondata si verificò nel XV e all’inizio del XVI secolo, la seconda nel XVII secolo. La caccia alle streghe si verificò in tutta l’Europa moderna, ma l’area più significativa della caccia alle streghe è considerata la Germania sud-occidentale, dove si verificò la più alta concentrazione di processi alle streghe negli anni dal 1561 al 1670.

Molitor, Ulrich. Hexen Meysterey…Strasburgo(?): J. Cammerlander(?), 1545

Processi alle streghe di Salem: Gli inizi

I processi alle streghe di Salem del 1692-1693 furono un breve scoppio di isteria delle streghe nel Nuovo Mondo, in un momento in cui la pratica era già in declino in Europa. Nel febbraio del 1692 una bambina si ammalò, e nello stesso tempo anche i suoi compagni di gioco mostrarono un comportamento insolito. Quando un medico locale non fu in grado di curare le bambine, fu suggerita una causa soprannaturale ed emersero i sospetti di stregoneria. Ben presto tre donne della città furono accusate di stregoneria: Tituba, una schiava, Sarah Good, una povera mendicante e disadattata sociale, e Sarah Osborne, una donna litigiosa che raramente frequentava la chiesa. Mentre la questione avrebbe potuto finire lì, con le tre donne impopolari come capri espiatori, durante il processo Tituba – forse per evitare di essere ingiustamente perseguita – dichiarò di essere una strega e che lei e le altre donne accusate volavano in aria su dei pali. Con gli scettici messi a tacere, la caccia alle streghe iniziò sul serio.

Corte di Oyer e Terminer

Presto le accuse di stregoneria abbondarono e le prigioni si riempirono di sospetti che confessavano la stregoneria, vedendola come un mezzo per evitare l’impiccagione. Il governatore provinciale creò il tribunale di “oyer e terminer” che permetteva ai giudici di ascoltare le “prove spettrali” (testimonianze delle vittime che lo spettro della strega accusata le aveva visitate) e concesse ai ministri senza formazione giuridica l’autorità di guidare i giudici. Prove che oggi sarebbero proibite – dicerie, pettegolezzi, asserzioni non supportate – furono ordinariamente ammesse, mentre gli imputati non avevano diritto a un avvocato o a un appello. Per tutto il resto del 1692, in un clima di paura, le accuse volarono, molti furono condannati e alcuni furono messi a morte.

Declino e chiusura dei processi alle streghe di Salem

Nell’autunno del 1692 l’isteria della caccia alle streghe cominciò a spegnersi quando sempre più persone iniziarono a dubitare che così tante persone potessero essere colpevoli di stregoneria. La gente esortava i tribunali a non ammettere prove spettrali e a basarsi invece su testimonianze chiare e convincenti. Una volta che la prova spettrale non fu più ammissibile, le assoluzioni abbondarono e le tre donne originariamente condannate furono graziate. Nel maggio del 1693 le restanti streghe accusate e condannate furono rilasciate dalla prigione. Nel corso dell’isteria delle streghe di Salem, delle 150 persone che furono arrestate e delle 26 che furono condannate, 14 donne e 5 uomini furono giustiziati. I processi alle streghe di Salem durarono solo poco più di un anno ed ebbero un impatto pratico molto limitato sulle colonie in generale. Tuttavia, i processi e le esecuzioni ebbero una vivida vita successiva nella coscienza americana, dando origine a una ricchezza di studi e a un’abbondanza di artefatti culturali tra cui dipinti, romanzi, opere teatrali e film.

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