Abstract
La postulazione che l’aumentato rapporto NADH2/NAD generato nella cellula epatica durante il metabolismo dell’etanolo causa la soppressione della gluconeogenesi epatica è stata testata in diversi modi in ventotto cani a digiuno con glicogendepleti in cui la gluconeogenesi epatica era inibita da infusioni di etanolo. In primo luogo, è stato dimostrato che il fruttosio, un precursore non-NAD-dipendente del glucosio, ha prodotto un rapido ripristino della produzione epatica di glucosio durante la soppressione indotta da etanolo della gluconeogenesi epatica. In secondo luogo, al contrario, l’infusione di glutammato e α-chetoglutarato, entrambi precursori NAD-dipendenti del glucosio, non è riuscita ad aumentare il tasso depresso di gluconeogenesi epatica indotta da etanolo. Infine, la somministrazione di blu di metilene, un colorante redox che ossida NADH2 a NAD, non solo ha impedito la caduta prevista nella produzione di glucosio epatico quando infuso simultaneamente con etanolo, ma anche prodotto un rapido ripristino della produzione di glucosio epatico precedentemente depresso dalla somministrazione di etanolo nei cani a digiuno. Questi dati sono consonanti con la tesi che l’aumentato rapporto NADH2/NAD, che caratterizza l’ossidazione dell’etanolo da parte della cellula epatica, causa un blocco parziale in diversi punti della via gluconeo genica ed è responsabile della soppressione indotta dall’etanolo della gluconeogenesi epatica.