Come ho fatto a non vederlo prima di oggi? Beh, grazie alla sublime Maria Popova e al suo sito Brain Pickings, ora sono tra i milioni di persone che hanno incontrato l’altrettanto sublime Vi Hart su YouTube. L’auto-descritta “matematica” (e cuoca occasionale) spiega tutto, dai numeri di Fibonacci alla scienza del suono. Nel suo ultimo upload, lei spiega cos’è la serialità dodecafonica, usando l’impostazione di Stravinsky del poema di Edward Lear “The Owl and the Pussycat” come punto di partenza.
Ora, quello che la Hart non dice è che gli esperimenti di Stravinsky con la dodecafonia ebbero vita breve – non sono sicuro del perché inizi con la sua musica piuttosto che, diciamo, con Arnold Schoenberg, il padre del serialismo (tranne forse che in questo modo più persone hanno sentito parlare di Stravinsky?), anche se lo nomina insieme a Berg, Webern, Babbitt, Berio e compagnia. (Eppure si dilunga nell’immaginare uno Schoenberg zombie a circa metà strada).
E quello che fa anche, magnificamente, è mettere in termini chiari e piacevoli ciò che esattamente tutti questi compositori stavano facendo: “È uno strumento per liberarsi dalle vecchie abitudini musicali… per far sì che il tuo cervello smetta di seguire gli stessi percorsi neurali ben consumati e pensi qualcosa che non hai mai pensato prima.