Ho trascorso la maggior parte della mia carriera nella gestione patrimoniale e lì, hai costantemente discussioni con i clienti su quanto investire in azioni e altri beni. Come parte di queste discussioni, si inizia a capire che le ragioni per cui le persone investono in azioni e quanto sono tipicamente molto personali, che è il motivo per cui ho sempre sottolineato la necessità di guardare nelle esperienze di qualcuno per identificare le loro preferenze di rischio (fatemi sapere se avete bisogno di una versione di carta di lavoro di questa ricerca e ve la manderò). Ora, lavoro sul lato della vendita e i miei clienti sono gestori di fondi azionari, quindi non devo più interrogarmi su questa domanda. Do semplicemente per scontato che i miei clienti debbano investire in azioni.
Tuttavia, è sempre interessante vedere studi empirici sul perché la gente investe in azioni. E Svetlana Bender e i suoi colleghi hanno pubblicato un interessante sondaggio con una svolta. Hanno chiesto a 2.646 investitori statunitensi con più di 1 milione di dollari in beni investibili – quindi solo clienti del private banking.
E il loro sondaggio conferma alcune delle mie osservazioni che sono alla base della mia enfasi sullo scoprire le esperienze personali di un investitore. Due delle quattro ragioni principali che determinano perché e come gli investitori investono in azioni sono le loro esperienze personali che investono nel mercato azionario e vivono attraverso gli alti e bassi del mercato. Gli altri due sono le raccomandazioni di un consulente professionale e gli anni che mancano alla pensione per coloro che non sono già in pensione.
Top 10 fattori che determinano l’allocazione azionaria per gli investitori ricchi
Fonte: Bender et al. (2020).
Nota che molti degli argomenti che predichiamo perché gli investitori dovrebbero investire in azioni non compaiono affatto nella top 10 mostrata sopra. Azioni come copertura dell’inflazione? Non è poi così importante. Le azioni come parte di un portafoglio diversificato con vantaggi di correlazione rispetto ad altre classi di attività? Non sanno nemmeno di cosa si sta parlando. I dividendi come fonte di reddito? Non lo registrano nemmeno.
In fondo, l’investimento è uno sforzo altamente personale e i consulenti e i gestori patrimoniali dovrebbero trattarlo come tale. La teoria della finanza, i modelli e le ragioni “razionali” o “oggettive” per investire in azioni vanno bene, ma quando la gomma colpisce la strada sono gli obiettivi personali, le aspettative e le esperienze a prevalere.