(15 febbraio 2019) – È stato detto che la necessità è la madre dell’invenzione. Il lavoro di Marie Van Britta Brown è un esempio reale di questa idea in azione. Brown ha inventato il primo sistema di sicurezza domestica.
Secondo il sito web blackpast.org, Brown era un’infermiera e suo marito, Albert, lavorava come tecnico elettricista. Vivevano nel Queens, un quartiere di New York City che, all’epoca, aveva un alto tasso di criminalità. Anche quando la polizia veniva contattata, i tempi di risposta erano spesso lenti. Poiché Brown e suo marito a volte lavoravano in orari insoliti, si preoccupava per la loro sicurezza.
Così prese in mano la situazione. Brown ha sviluppato un sistema che utilizzava spioncini, una telecamera, monitor e un microfono a due vie. Includeva anche un pulsante di allarme che avrebbe contattato immediatamente la polizia.
Il sistema è descritto così: “Tre spioncini sono stati posizionati sulla porta d’ingresso a diversi livelli di altezza … al lato opposto della porta è stata collegata una telecamera con la possibilità di scorrere su e giù per consentire alla persona di vedere attraverso ogni spioncino. La telecamera raccoglieva le immagini che si riflettevano sul monitor tramite un sistema wireless. Il monitor poteva essere posizionato in qualsiasi parte della casa per permettere di vedere chi era alla porta. C’era anche un componente vocale per permettere a Brown di parlare con la persona all’esterno”.”
Se qualcuno sembrava una minaccia, Brown e la sua famiglia potevano semplicemente premere il pulsante di allarme. In caso contrario, la porta poteva essere sbloccata con un telecomando. Quello stesso sistema di sicurezza è la base per la comunicazione bidirezionale e le caratteristiche di sorveglianza della sicurezza moderna.
Marie e Albert Brown hanno fatto domanda per un paziente sul sistema il 1° agosto 1966. All’epoca, i Brown hanno soprannominato l’invenzione “Home Security System Utilizing Television Surveillance.”
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