potere (n.)

c. 1300, pouer, “abilità; capacità di agire o fare; forza, vigore, potenza”, specialmente in battaglia; “efficacia; controllo, padronanza, signoria, dominio, capacità o diritto di comandare o controllare; potere o autorità legale; autorizzazione; forza militare, un esercito”, dall’anglo-francese pouair, antico francese povoir, uso sostantivato dell’infinito, “essere in grado”, prima podir (9c.), dal latino volgare *potere (fonte anche dello spagnolo poder, italiano potere), dal latino potis “potente” (dalla radice PIE *poti- “potente; signore”).

Checché ne dicano alcuni ipocriti ministri del governo, il potere è il più grande dei piaceri. Mi sembra che solo l’amore possa batterlo, e l’amore è una malattia felice che non può essere presa così facilmente come un ministero.

Significato “uno che ha potere, persona in autorità o che esercita grande influenza in una comunità” è tardo 14c. Significato “un’abilità o capacità specifica” è dall’inizio del 15° secolo. In meccanica, “ciò con cui il lavoro può essere fatto”, dal 1727.

Senso di “proprietà di una cosa inanimata o agenzia di modificare altre cose” è dal 1590. Significato “uno stato o una nazione per quanto riguarda l’autorità o l’influenza internazionale” è dal 1726. Significato di “energia disponibile per il lavoro” è dal 1727. Senso di “approvvigionamento elettrico” è dal 1896.

Colloquiale una potenza di per “una grande quantità di, un grande numero di” è dal 1660 (confrontare potente). La frase the powers that be “le autorità interessate” è da Romani xiii.1. Come frase che augura buona fortuna, più potere a (qualcuno) è registrata dal 1842. Un gioco di potere in vantaggio uomo nell’hockey su ghiaccio così chiamato dal 1940. Power failure “guasto dell’alimentazione (elettrica)” è del 1911; il servosterzo in un veicolo a motore è del 1921. Power politics “azione politica basata su o sostenuta da minacce di forza” (1937) traduce il tedesco Macht-politik.

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