Lanciafiamme

Lanciafiamme, arma d’assalto militare che proietta un flusso di olio incandescente o benzina addensata contro le posizioni nemiche. Come usato nella seconda guerra mondiale e nelle guerre successive, consisteva fondamentalmente in uno o più serbatoi di carburante, un cilindro di gas compresso per fornire la forza propulsiva, un tubo flessibile collegato ai serbatoi, e un ugello a grilletto dotato di alcuni mezzi per accendere il carburante mentre veniva spruzzato. Il tipo portatile, portato sulle spalle delle truppe di terra, aveva una portata di circa 45 yard (41 metri) e abbastanza carburante per circa 10 secondi di “sparo” continuo. Unità più grandi e pesanti installate nelle torrette dei carri armati potevano raggiungere più di 100 iarde (90 metri) e portavano abbastanza carburante per circa 60 secondi di fuoco. Per ottenere il massimo risultato, venivano solitamente sparate diverse brevi raffiche piuttosto che un’unica lunga esplosione.

Guerra in Iraq: lanciafiamme

Sergente dell’esercito americano che usa un lanciafiamme per ridurre l’occultamento del nemico e fornire alle forze della coalizione una chiara linea di tiro durante la guerra in Iraq, 2008.

Foto dell’esercito americano del sergente Whitney Houston/U.S. Department of Defense

I moderni lanciafiamme apparvero per la prima volta all’inizio del 1900 quando l’esercito tedesco testò due modelli, uno grande e uno piccolo, presentati da Richard Fiedler. Il più piccolo Flammenwerfer, abbastanza leggero da poter essere trasportato da un solo uomo, utilizzava la pressione del gas per inviare un flusso di olio infiammato per una distanza di circa 20 iarde (18 metri). Il modello più grande, basato sullo stesso principio, era ingombrante da trasportare ma aveva una portata di più di 40 iarde (36 metri) e abbastanza carburante per 40 secondi di fuoco continuo. L’esercito tedesco adottò queste armi e le usò con effetto sorpresa contro le truppe alleate nel 1915. Gli inglesi e i francesi presto reagirono con i loro lanciafiamme, ma tutti i tipi della prima guerra mondiale avevano una portata e una durata di fuoco limitata. Il loro effetto principale sembra essere stato quello di terrorizzare le truppe contro cui venivano usati.

Tutte le grandi potenze impiegarono negli anni successivi dei lanciafiamme, sia il tipo a spalla che la varietà montata sui carri armati. Basati sullo stesso principio dei primi modelli di Fiedler, incorporavano perfezionamenti tecnici che li rendevano più efficaci. I lanciafiamme britannici e statunitensi erano alimentati con il napalm, un tipo di benzina addensata che andava molto più lontano della benzina ordinaria, bruciava con calore intenso e si attaccava come gelatina a qualsiasi cosa toccasse. Queste temibili armi erano preziose per attaccare le truppe nemiche, per bruciare il materiale mimetico e per sondare il sottobosco o le bocche da fuoco delle posizioni nemiche. Erano particolarmente efficaci nella seconda guerra mondiale contro la guerra difensiva dei giapponesi che difendevano le loro caverne e bunker di noci di cocco sulle isole del Pacifico. Durante gli anni ’50 il corpo chimico dell’esercito americano sviluppò un lanciafiamme leggero e portatile con un solo colpo che poteva essere usato contro posizioni fortificate a distanza ravvicinata.

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