La stampa ha reso un cattivo servizio a Linda Broderick nel processo per omicidio di Betty Broderick

Nell’ultimo episodio di Dirty John, il nome “Linda” viene pronunciato per la prima volta. Viene presentata come la “bella” receptionist dello studio legale di Dan Broderick; alla fine dell’episodio, Linda sarà la sua assistente legale e il fulcro dei sospetti di infedeltà della moglie Betty. Naturalmente, per chiunque conosca già la storia completa di Betty Broderick, il nome di Linda Kolkena sarà immediatamente riconoscibile come quello della giovane moglie di Dan, la donna che Betty ha ucciso insieme al suo ex marito. Ma nella stampa che ha circondato il duplice omicidio del 1989, Kolkena era un personaggio minore come lo è stata finora nella seconda stagione di Dirty John. È qualcosa che la famiglia di Kolkena ha cercato di correggere.

“A noi sembra perfetta. Non lo era. Aveva un problema di puntualità”, ha detto Maggie Kolkena davanti a una folla di 600 persone la mattina del funerale della sorella 28enne nel 1989. Un’amica, Sharon Blanchet, disse al LA Times che Linda era una “comica naturale”. Ma in una storia della rivista People del 1991 sugli omicidi, Kolkena quasi scompare, descritta fugacemente come una “22enne appena assunta”. L’unica altra volta che viene descritta, è nelle parole del suo stesso assassino: come una donna che “frequentava consapevolmente un uomo sposato.”

E’ difficilmente l’unico resoconto giornalistico contemporaneo a dare a Linda un’immagine così breve mentre fa molto spazio alle accuse di Betty contro di lei. Al suo processo, molto coperto, Betty ha accusato Linda di averle mandato per posta foto di lei e Dan e pubblicità di creme antirughe. Un libro del 1993 che si basa molto sulle interviste a Betty, Until the Twelve of Never, descrive Linda come una “adolescente ochetta da ufficio.”

Ma nel periodo immediatamente successivo alla condanna di Betty per omicidio di secondo grado, Maggie era più preoccupata di andare avanti che di contraddire il racconto dell’assassino di sua sorella o anche di premere per un’accusa di primo grado. “Quelle due persone sono state uccise ingiustamente, specialmente mia sorella”, ha detto Maggie al LA Times. “Quando una famiglia perde qualcuno deve soffrire. Il nostro dolore è stato complicato da tutta l’attenzione dei media.”

Naturalmente, il circo mediatico non è finito qui. Dalla morte di Linda, ci sono stati una manciata di libri pubblicati sul caso, interviste dell’Oprah Winfrey show con i figli di Betty, un film per la TV nominato all’Emmy, episodi di podcast e persino un episodio di Law & Order basato sulla storia.

Ora, oltre 30 anni dopo, c’è Dirty John.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.