Questo tipo di domande sono il cuore del film noir. L’eroe è sempre imperfetto. Scorsese ha mostrato ai suoi attori il grande noir del 1947 “Out of the Past”, il cui titolo stesso è un tema noir: I personaggi non arrivano mai in una storia senza bagaglio. Hanno problemi non risolti, traumi sepolti. Quindi, sì, forse Teddy non è semplicemente un G-man pulito. Ma perché gli altri sono così strani? Kingsley in particolare trasuda minaccia ogni volta che sorride.
Ci sono immagini emozionanti in “Shutter Island”. Un altro film che Scorsese ha mostrato al suo cast è “Vertigo” di Hitchcock, e percepiamo echi della paura delle altezze del suo eroe. C’è la possibilità che la donna in fuga sia in agguato in una grotta su una scogliera, o che si nasconda in un faro. Entrambi comportano un terreno pericoloso da negoziare, sopra vertiginose cadute alle onde che battono sulle rocce sottostanti. Un possibile uragano si avvicina. La luce trapela dal cielo. Il vento ha un suono luttuoso. È, come si dice, una notte buia e tempestosa. Ed è di questo che tratta il film: l’atmosfera, i presagi minacciosi, l’erosione della fiducia di Teddy e persino della sua identità. È tutto fatto con una padronanza registica impeccabile. Scorsese deve evocare la paura, e lo fa con molte note.
Si possono leggere recensioni di “Shutter Island” che lamentano che il finale acceca. L’incertezza che provoca impedisce al film di sembrare perfetto alla prima visione. Ho la sensazione che potrebbe migliorare alla seconda. Alcuni possono credere che non abbia senso. O che, se ce l’ha, allora il film che lo precede non ce l’ha. Mi sono chiesto: OK, allora, come dovrebbe finire? Cosa sarebbe più soddisfacente? Perché non posso essere uno di quei critici che informa il regista su cosa avrebbe dovuto fare invece?
Oh, ho avuto momenti del genere. Ogni cinefilo lo fa. Ma non con “Shutter Island”. Questo film è tutto di un pezzo, anche le parti che non sembrano combaciare. C’è una tendenza umana a notare attentamente ciò che va prima, e a trarre conclusioni logiche. Ma… e se non si potesse inchiodare esattamente ciò che è successo prima? E se ci fossero cose su Cawley e il suo particolare staff che sono state nascoste? E se il film non avesse un narratore affidabile? E se il suo punto di vista non fosse onnisciente ma frammentato? Dove può portare tutto questo? Che cosa significa? Ce lo chiediamo, e se lo chiede anche Teddy.